Se si vuole considerare un approccio globale alle problematiche della bocca, l'Osteopatia rappresenta un ausilio importante.
Essa ha tra i suoi principi fondamentali l'unità di struttura e funzione e il sistema extrastomatognatici non fa eccezione a questo concetto.
L'Osteopatia consente di valutare l'impatto sull'intero organismo delle problematiche orali e viceversa l'impatto che problemi extrastomatognatici possano avere sulla bocca.
L'Osteopata può collaborare con il medico dentista nella risoluzione di varie problematiche occlusali: l'analisi palpatoria condotta dal
terapeuta per valutare la corretta mobilità e posizione delle strutture coinvolte nelle funzioni della bocca rappresenta uno strumento molto
sensibile per la comprensione di una malocclusione.
L'Osteopata ripristina il movimento fisiologico delle strutture craniche possibilmente prima che l'ortodonzista inizi il suo lavoro per
renderlo più facile, meno doloroso e più breve; durante il percorso di cura l'intervento osteopatico serve a verificare che gli apparecchi
e gli aggiustamenti siano compatibili con un movimento fisiologico libero e per aiutare il corpo ad accettare i cambiamenti causati
dall'adattamento all'apparecchio ortodontico.
La correzione della malocclusione avverrà in modo combinato: da una parte l'Osteopata migliorerà il movimento delle strutture coinvolte,
dall'altra l'Odontoiatra sceglierà i mezzi meno traumatici per il sistema con l'obiettivo di amplificare in modo virtuoso l'equilibrio tra
struttura e funzione.